martedì 18 dicembre 2012

Il Presepe. Una storia che arriva da molto lontano.. incantata e molto magica


Il Natale si avvicina, molti di voi ci hanno mostrato i Presepi delle loro case nelle foto pubblicate nella pagina del gruppo del Natale a Torino su Facebook, allora abbiamo pensato di cercare e riportarvi la storia di uno dei simboli per eccellenza del Natale.
Qui di seguito la storia insieme con le immagini del presepio meccanico della chiesa dell'Annunziata in Via Po a Torino, il presepio al borgo Medievale...
In un altro post vi racconteremo invece la storia del bellissimo Presepio di Luzzati installato in questi giorni a Torino in piazza Carlo Felice


 Innanzitutto il termine "presepe" significa letteralmente "mangiatoia" e indica la "culla"  nella quale, come è raccontato nel Vangelo di Luca, fu collocato il Bambino Gesù alla sua nascita, non avendo la santa coppia: Giuseppe e Maria,  trovato alloggio nella locanda.


Si parla anche di una grotta nella quale era collocata la stalla e si riscontra la presenza del bue e dell'asino che con il loro alito riscaldano l'umile culla.
Gli angeli annunciarono la Nascita ai pastori che accorsero ad adorarlo, mentre una stella cometa guidava i Re Magi, che dal lontano oriente portavano doni al neonato Salvatore.

 I Magi erano sapienti il cui potere era al limite tra quello regale e quello sacerdotale, erano tre e rappresentavano le tre età dell'uomo: gioventù, maturità e vecchiaia); i doni da loro portati erano incenso, oro e mirra e indicavano la natura di Gesù: l'incenso per la sua Divinità, la mirra per la sua umanità, l'oro perché era un dono riservato ai re.
E' in base a questi elementi che gli artisti cristiani hanno rappresentato nelle loro opere la nascita di Gesù: tra Maria e Giuseppe, nella mangiatoia, dietro la quale spuntano le teste del bue e dell'asinello. Davanti ad essa i pastori avanzano in atteggiamento di adorazione. 



I Magi erano sapienti il cui potere era al limite tra quello regale e quello sacerdotale, erano tre e rappresentavano le tre età dell'uomo: gioventù, maturità e vecchiaia); i doni da loro portati erano incenso, oro e mirra e indicavano la natura di Gesù: l'incenso per la sua Divinità, la mirra per la sua umanità, l'oro perché era un dono riservato ai re.
E' in base a questi elementi che gli artisti cristiani hanno rappresentato nelle loro opere la nascita di Gesù: tra Maria e Giuseppe, nella mangiatoia, dietro la quale spuntano le teste del bue e dell'asinello. Davanti ad essa i pastori avanzano in atteggiamento di adorazione. 


Dobbiamo ricordare che il presepe nasce dalla vivida immaginazione di San Francesco d'Assisi che nel 1223, nel dolcissimo scenario umbro di Greggio, avrebbe rievocato la natività mettendo in una vera mangiatoia un neonato e presentandolo ai fedeli convenuti perché lo venerassero come simbolo del Divino Bambinello Gesù. L'episodio fu poi magistralmente dipinto da Giotto nell'affresco che orna la Basilica Superiore di Assisi.
Il primo presepe, non vivente e non dipinto ma composto dalle classiche statuine che rappresentano la natività di Gesù è stato costruito a Napoli con delle statue di legno  a grandezza d'uomo.



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